Archivio per novembre, 2010

Pubblicità Progresso. Ovvero il micidiale Amaro Giuliani

venerdì, novembre 26th, 2010

Qualcosa di indigesto? Inappetenza, dolori di stomaco, mal di testa, flatulenza ? Arroganza dovuta alla lunga consuetudine con il potere? Troppo bunga bunga?

Torna alla tradizione, passa alla fitoterapia.

Pubblicità Progresso

Tutta la nostra solidarietà a Fede, picchiato in un ristorante milanese dall’industriale farmaceutico Giuliani, quello del noto amaro medicinale. Pare che Fede avesse incautamente ordinato delle troffie genovesi al pesto. Alcuni testimoni – tra i quali inspiegabilmente si è verificato un orgasmo collettivo – hanno dichiarato che dopo l’aggressione l’imprenditore si è recato in bagno per lavarsi accuratamente le mani, mentre gli agenti della scorta di Fede si scambiavano “il cinque”

Interrogati dai giornalisti, sia il 79enne Fede che il 72enne Giuliani, hanno detto di non ricordarsi il perché dell’aggressione.

Qualche invidioso commentatore di sinistra ha avanzato qualche odioso sospetto sul movente dell’aggressione a Fede. Facciamo notare, concordando con il saggio Ian Postuma, che – alla fine – l’amaro prevale sempre sull’invidia e sull’odio.

A molti appare inconcepibile che l’autore dell’insano gesto sia stato uno del calibro di Gian Germano Giuliani, ricco imprenditore e marito di donne bellissime; un uomo che ha avuto tutto dalla vita. Ora.

Dopo l’incidente, Fede si sarebbe recato in questura per la denuncia. Qui, alla richiesta delle generalità avrebbe dichiarato, ancora visibilmente scosso dall’accaduto : “Professione?” – “Giornalista”.

Il ristorante milanese la Risacca, in cui è avvenuto il deprecabile episodio di violenza e noto per l’inappuntabile qualità del servizio, ha subito apposto un cartello fuori dal locale “Sono gradite le prenotazioni”.

La casa farmaceutica Giuliani, le cui azioni sono state sospese in borsa per eccesso di rialzo, ha annunciato un restyling del suo prodotto di punta. Ora si chiamerà “Amaro Micidiale Giuliani”.

Ultim’ora. Chiarite le cause dell’indegna aggressione : Giuliani avrebbe dichiarato che il TG4 di Fede – sia per la sua superiore efficacia sulla peristalsi intestinale, sia perchè consegnato gratis a domicilio – faceva concorrenza sleale al suo Amaro Medicinale.

La nuova linea di prodotti Giuliani, dopo il restyling


PS – Volete sapere chi è veramente Emilio Fede? Andate a vedere il post LE SCUSE DI FEDE pubblicato sul blog http://www.nudaveritàwordpress.com, che ospita una significativa lettera di una dipendente di Mediaset in pensione.

La telefonata di Berlusconi a Ballarò. Dalla dissonanza cognitiva al marketing virale

mercoledì, novembre 24th, 2010

Giovanni Floris

La telefonata di Berlusconi a Floris : infortunio o abilità comunicativa?

Ieri sera a Ballarò Berlusconi si è esibito in una telefonate delle sue. Repertorio collaudato : servizio mistificatorio, fate parlare i vostri poi cambiate argomento, io non ho detto quello che ho detto nel filmato, tutta colpa della sinistra, click e fine della telefonata. Domande accettate? Nessuna. Alla faccia del contraddittorio da lui sempre richiesto a trasmissioni “scomode”. Video BERLUSCONI VS FLORIS

Maleducazione? Forse. Tentativo maldestro di negare quanto appena mostrato da un filmato che demolisce sue precedenti affermazioni propagandistiche? No. Grande abilità nella comunicazione da parte di Berlusconi? Certamente.

Il vero obbiettivo del Leader Supremo non era quello di convincere la platea degli avversari politici, quanto quello di ricompattare la curva sud dei propri tifosi. L’uomo di Arcore ha di nuovo messo al lavoro la dissonanza cognitiva di quei pochi del Popolo dell’Amore che, invece di seguire il Grande Fratello, guardano Floris. (Sul concetto di dissonanza cognitiva si veda il precedente post La pancia di Severgnini).

Costoro – probabilmente scossi dall’immagine dei cumuli della monnezza napoletana che contrastano con le dichiarazioni del Leader Supremo (metteremo le cose a posto in tre giorni, poi in dieci giorni; invece è passato più di un mese e stiamo peggio di prima) – prenderanno per buona la versione del Premier. E concluderanno con grande sollievo “meno male che Silvio c’è”.

Dicevamo nel post prima citato che la minimizzazione della dissonanza cognitiva produce una sorta di “cecità localizzata” in molte persone. Questa è una delle chiavi del successo elettorale di Berlusconi e che Severgnini, nel suo recente volume su “La pancia degli italiani”, a nostro avviso non ha sufficientemente chiarito.

Vorremmo mettere in evidenza un’altra tecnica usata dal Nostro per catturare il consenso politico, legata all’uso del “marketing” virale, una tecnica comunicativa sofisticata sempre più utilizzata nelle campagne pubblicitarie.

Dalle leggende metropolitane al marketing virale

Partiamo dalle leggende metropolitane. Le odierne leggende metropolitane, analogamente a quelle che animavano ieri il mondo mitologico e religioso, presentano come reali alcuni “fatti” che passano di bocca in bocca. O di computer in computer. In molti casi si tratta di episodi “FOAF” (“a Friend of a Friend says”), cioè riferiti da un amico di un ami­co in “viva voce” o tramite catene di S. Antonio via e-mail.
Sovente queste leggende sono scandalose oppure divertenti e ciò ne facilita la diffusione, dato che molte persone vogliono sorprendere, inorridire o divertire i propri conoscenti, come suc­cede con la notizia di episodi tragici o con le barzellette. Chi si fa veicolo di una leggenda metropolitana non è necessariamente in malafede, ma è spesso inconsapevole vittima della leggenda che contribuisce a diffondere.
Del resto queste storie hanno un certo margine di verosimiglianza e vengono arricchite di partico­lari per aumentarne la credibilità. Dettagli tuttavia che si accom­pagnano sovente a fonti e dati generici.
Molte di queste leggende sono innocue, altre volte provo­cano seri danni economici, vedi quelle relative a Mc Donald’s e Coca Cola, o alimentano stereotipi sociali negativi, come la dicer­ia che narra che i Rom segnalerebbero con particolari codici le abitazioni da svaligiare.
In altri casi, leggende metropolitane e dicerie vengono usa­te come sotterranei strumenti di lotta politica. Per esempio qual­che anno fa Rutelli, allora sindaco di Roma, aveva introdotto il pagamento della sosta per limitare il traffico urbano, suscitando malumori presso alcune categorie di cittadini. Subito aveva pre­so piede la diceria che Barbara Palombelli, la consorte di Rutelli, era la proprietaria della società che gestiva i parcheggi a paga­mento. Il particolare che tendeva a dare veridicità alla cosa era il supposto coinvolgimento di Maria de Filippi, la conduttrice di “Amici”, che avrebbe agito in combutta con la sindachessa.
La diceria ha continuato a circolare per molto tempo, nonostante le smentite e le querele presentate in tribunale dalla Palombelli contro ignoti. D’altro canto la STA, la società romana di gestione dei parcheg­gi, è interamente di proprietà comunale e non può fare capo a privati. Questo particolare veniva però completamen­te taciuto dalla diceria, che ne avrebbe rivelato la natura di pura “bufala”. Al contrario, la diceria è stata opportu­namente riesu­mata in oc­casione delle elezioni 2008 per il sinda­co di Roma, quando Ru­telli è stato sconfitto da Gianni Aleman­no.

Barbara Palombelli e Francesco Rutelli messi a nudo

Il marketing virale come strumento di consenso politico


Dicerie e leggende metropolitane usano gli stessi principi del “marketing virale”. Questo affianca alla tradizionale comuni­cazione su TV o su carta stampata, quella ancor più convincente della “testimonianza” di un amico o di un conoscente, che si pro­paga di bocca in bocca come un virus influenzale.
Un efficace spot in TV potrebbe farti apprezzare un’automobile; ma se te la consiglia il tuo meccanico o il tuo vicino di casa che ti dice di averla provata, anche se non è vero, è molto probabile che tu fi­nisca per acquistare proprio quella.
In politica, se dichiaro che “evadere le tasse gravose è giu­sto” fornisco un comodo alibi morale a determinati gruppi so­ciali e alla loro infedeltà fi­scale. Otterrò in cambio non solo il loro consenso elettorale, ma anche un efficace comportamento “propagandistico” nei miei confronti.
In fin dei conti, come ci ri­cordava Marcello Marchesi, per­ché si dovrebbe denunciare il reddito dopo tutto il bene che ci ha fatto?
Otterrò consenso politico, anche appoggiando le posizioni di una potente confes­sione religio­sa, come per esempio quella cattolica, e le concedo magari privilegi economici (no a eutanasia, fecondazione assisti­ta, pillola del giorno dopo, da un lato; otto per mille, finanzia­mento alle scuole cattoliche, nulla osta della curia vescovile cat­tolica per i docenti di religione, dall’altro). Se poi frequento escort e minorenni, e bestemmio, troverò sempre un vescovo come monsignor Fisichella che invita a “contestualizzare”. E poi c’è sempre la confessione che risolve tutto di fronte a Dio e agli uomini.
Significativa la battuta di Corrado Guzzanti all’ultima trasmissione “Vieni Via Con Me” : dopo la concessione da parte del Governo di 240 milioni di euro alle scuole privata (quasi tutte cattoliche) sottraendoli alla scuola pubblica, la Chiesa ha dato al Premier un bonus di tre scandali a fondo sessuale e bestemmia libera fino al 2012.

Corrado Guzzanti

In parole povere : se ho l’ac­cortezza di farmi “amiche” le categorie che han­no molti con­tatti sociali (tassisti, bottegai, baristi, artigiani, far­macisti, preti e suo­re) queste si faranno promotrici, interessate o inconsapevoli, del­le dicerie e degli stereotipi culturali che mi fa­voriscono. Ciò si tradurrà in un vantaggio consistente sui miei avversari politici.
Mettendo in giro di proposito alcune dicerie si cerca di alter­are le regole del gioco, sul piano politico oppure su quello economico, per ottenere vantaggi o penalizzare la concorrenza.
Le dicerie fatte volutamente circolare da una parte e dall’altra, durante la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda, faceva­no parte di quella guerra psicologica che poteva fornire vantaggi importanti ai contendenti. In passato, per contrastare le eresie, anche la Chiesa Cattolica ha fatto circolare dicerie, per esempio contro i Catari, che venivano fatti passare per adoratori del de­monio sot­to le spoglie di un gatto nero.
In conclusione, al di là degli usi più o meno leciti o stru­mentali cui possono prestarsi, le leggende e le dicerie moderne riflettono ancora una volta la propensione dell’uomo a produrre, credere e diffondere creazioni fantastiche per soddisfare suoi bi­sogni e interessi più o meno inconsci, per esorcizzare le proprie ansie o per confermare degli stereotipi. Il tutto in coerenza con quel principio di “minimizzazione della dissonanza cognitiva” di cui parlavamo sopra e che, alla prima occasione, viene sfruttato dai venditori di fumo della pubblicità e della politica.
E in questo tipo di “marketing virale” Berlusconi non ha rivali in Italia.

Maroni, gli elenchi e il Popolo dell’Amore estremo. Ciò che Bobo non ha detto a “Vieni via con me”

martedì, novembre 23rd, 2010

Il Ministro Maroni, nel pieno esercizio delle sue funzioni

L’Amore : famolo strano. E un po’ violento.

Maroni stasera ha svolto il suo compitino da Fazio, recitando il suo elenco da cui si evincerebbe quanto la Lega sia buona e virtuosa. Non riportiamo per esteso quanto detto da Maroni, che ha occupato la TV praticamente per tre giorni,  facendo conoscere ampiamente le proprie ragioni. Quei pochi che se lo fossero perso, possono colmare la grave lacuna guardando il  Video MARONI A VIENIVIACONME . Ricordiamo solo che lo stesso Saviano, in tempi non sospetti, riconosceva a Maroni notevoli meriti nella lotta alla criminalità organizzata. O per meglio dire al suo braccio armato. Si veda anche il nostro precedente post “Saviano visto da destra”.

Non mettiamo in dubbio l’impegno antimafia del Ministro Maroni, anche se la comunicazione governativa tende ad attribuire solo al Governo anche i meriti che invece sono di altre istituzioni. E’ il caso  della Magistratura, della Polizia giudiziaria e della Commissione Antimafia, che conducono il grosso delle indagini.

Tuttavia qualcuno potrebbe chiedersi se lui e il suo partito abbiano dimostrato lo stesso impegno nel colpire i colletti bianchi e i politici in odore di collusione con la criminalità organizzata. Qualche altro potrebbe chiedergli perchè la Lega abbia votato no alla richiesta di arresto per Dell’Utri (condannato anche in secondo grado a sette anni per mafia) e per il senatore Cosentino (raggiunto da ben sette mandati di cattura).  O perchè nel 2008 anche il suo partito abbia rifiutato l’arresto del Senatore Di Girolamo, che la magistratura accusava di collusione con la ‘ndrangheta? (Com’è noto nel 2010, dopo che è pervenuta una seconda richiesta di arresto, la maggioranza dopo numerosi tentennamenti ha “convinto” Di Girolamo a dimettersi). O perchè Maroni  si sia rifiutato di sciogliere il Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose, come aveva chiesto più volte lo stesso prefetto di Latina. O perchè se da un lato si sequestrano i beni ad esponenti della criminalità organizzata, dall’altro si permette a prestanome di riacquistarli. Oppure perchè l’ingente quantità dei capitali esportati illegalmente all’estero dalla criminalità organizzata sia stata “ripulita” e rimpatriata con il condono fiscale (conl’imposta ridicola del 5%) votato anche dalla Lega. Se da un lato si toglie, dall’altro si dà, eccome. E perchè il governo e la Lega si sono opposte all’introduzione del reato di autoriciclaggio?  E’ vero oppure no che ci sono una quindicina di amministratori (quattro Lega, il resto del PdL) che risultano coinvolti in inchieste sugli affari dell ‘ndrangheta al Nord? Infine quelli dalla memoria più lunga potrebbero chiedere perchè nel 1998 Bossi definiva Berlusconi “il mafioso di Arcore” e la Padania inseriva in prima pagina Dell’Utri e Berlusconi in una lista di mafiosi. (Si veda di nuovo il nostro precedente post “Saviano visto da destra”).

Inoltre ci piacerebbe che il Ministro Maroni potesse rispondere anche ad un altro elenco che qui riportiamo. Un elenco di cui in TV nessuno parla e che purtroppo rappresenta la cultura politica di un partito che gioca un ruolo rilevantissimo nell’azione di governo. Ministri, parlamentari e amministratori locali leghisti si lasciano andare ad affermazioni dal contenuto palesemente razzistico. Probabilmente si tratta di quella parte del Popolo dell’Amore che pratica una sorta di Amore Estremo per “i diversi”, stranieri, ebrei, gay, musulmani.

Contravvenendo ad una regola che ci siamo data, pubblichiamo integralmente il post “L’elenco di Maroni”. Questo non è farina del nostro sacco, ma è apparso oggi su Metilparaben. Potevamo limitarci a segnalare il link; ma in questo caso vogliamo dare la massima visibilità a questo elenco istruttivo, che temiamo, il Ministro Maroni non chiederà mai di commentare a Vieni Via Con Me.

Il Popolo dell'Amore in versione celtica

VAI A METILPARABEN

L’elenco di Maroni

22nov2010

Postato da Metilparaben alle 10:50

Visto che stasera il ministro Maroni sarà da Fazio e Saviano per difendere la Lega, gli consiglio di leggere l’elenco che ho preparato apposta per lui. Chissà, magari già che c’è riesce a spiegarci in che modo dobbiamo interpretare le perle che ci sono scritte dentro.

  • Gli immigrati bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile. (Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso)
  • Meglio noi del centrodestra che andiamo con le donne, che quelli del centrosinistra che vanno con i culattoni. (Umberto Bossi, ministro delle Riforme per il Federalismo)
  • Quegli islamici di merda e le loro palandrane del cazzo! Li prenderemo per le barbe e li rispediremo a casa a calci nel culo! (Mario Borghezio, europarlamentare)
  • Agli immigrati bisognerebbe prendere le impronte dei piedi per risalire ai tracciati particolari delle tribù. (Erminio Boso, europarlamentare)
  • La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni. (Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione Normativa)
  • Gli omosessuali devono smetterla di vedere discriminazioni dappertutto. Dicano quello che vogliono, la loro non è una condizione di normalità. (Flavio Tosi, sindaco di Verona)
  • Nella vita penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga. (Renzo Bossi, consigliere regionale della Lombardia)
  • Gli omosessuali? La tolleranza ci può anche essere ma se vengono messi dove sono sempre stati… anche nelle foibe. (Giancarlo Valmori, assessore all’ambiente di Albizzate)
  • A Gorgo hanno violentato una donna con uno scalpello davanti e didietro. E io dico a Pecoraro Scanio che voglio che succeda la stessa cosa a sua sorella e a sua madre. (Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso)
  • Carrozze metro solo per milanesi. (Matteo Salvini, eurodeputato)
  • Sono stato, sono e rimarrò un razzista secondo le ultime direttive UE poichè credo, e aspetto smentita da quei pochi che mi leggono, che certe notizie riportate solo da Il Giornale definiscano chiaramente che tra razza e razza c’è e ci deve essere differenza. (Giacomo Rolletti, assessore all’ambiente di Varazze)
  • Gli sciacalli vanno fucilati. Bisogna dare alle forze dell’ordine l’autorità di provvedere all’esecuzione sul posto. Ci vuole la legge marziale. (Leonardo Muraro, presidente della provincia di Treviso)
  • Darò immediatamente disposizioni alla mia comandante affinché faccia pulizia etnica dei culattoni. (Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso)
  • I disabili nella scuola? Ritardano lo svolgimento dei programmi scolastici, più utile metterli su percorsi differenziati. (Pietro Fontanini, presidente della provincia di Udine)
  • Siamo in un Paese libero, o no? E poi la cosa che mi fece più arrabbiare non furono le botte, ma gli insulti. Ebreo. A me. Capito? (Mario Borghezio, eurodeputato)
  • E’ un reato offrire anche solo un the caldo ad un immigrato clandestino. (Luca Zaia, presidente della regione Veneto)
  • Viva la famiglia e abbasso i culattoni! (Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione Normativa)
  • Rispediamo gli immigrati a casa in vagoni piombati. (Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso)
  • Finché ci saremo noi, i musulmani non potranno pregare in comunità. (Marco Colombo, sindaco di Sesto Calende)
  • Vergognati, extracomunitario! (Loris Marini, vicepresidente della sesta circoscrizione di Verona)
  • Se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale. (Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione Normativa)
  • Parcheggi gratis per le famiglie, esclusi stranieri e coppie di fatto. (Roberto Anelli, sindaco di Alzano)
  • Voglio la rivoluzione contro i campi dei nomadi e degli zingari: io ne ho distrutti due a Treviso. (Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso)

    Giancarlo Gentilini

  • E’ proprio per questo che invito ad assumere trevigiani: i meridionali vengono qua come sanguisughe. (Leonardo Muraro, presidente della provincia di Treviso)
  • Se non ci sarà il federalismo, ci potrà essere la secessione. (Roberto Castelli, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti)
  • Noi ci lasciamo togliere i canti natalizi da una banda di cornuti islamici di merda. (Mario Borghezio, eurodeputato)
  • Mi faccia una lega! (Gino Volta, consigliere comunale di Castel San Pietro Terme, su un paio di slip regalati al sindacoSara Brunori)
  • Le nozze miste, in linea di massima, durano poco e producono più danni che fortune. (Marco Rondini, deputato)
  • L’immigrato non è mio fratello, ha un colore della pelle diverso. Cosa facciamo degli immigrati che sono rimasti in strada dopo gli sgomberi? Purtroppo il forno crematorio di Santa Bona non è ancora pronto. (Piergiorgio Stiffoni, senatore)
  • Siamo stanchi di sentire in tv parlare in napoletano e romano. (Luca Zaia, presidente della regione Veneto)
  • Oggi abbiamo avuto notizia che si è suicidato un mafioso, un ex 41 bis, detenuto del carcere di Catania. Certo che se altri pedofili e mafiosi facessero la stessa cosa non sarebbe affatto male. (Gianluca Buonanno, deputato)
  • Se dovessimo celebrare in Friuli Venezia Giulia i 150 anni dovremmo issare sul pennone la bandiera austro-ungarica. (Edouard Ballaman, presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia)
  • Fermiamo per un anno le vendite di case e di attività commerciali a tutti gli extracomunitari. (Matteo Salvini, eurodeputato)
  • E’ inammissibile che anche in alcune zone di Milano ci siano veri e propri assembramenti di cittadini stranieri che sostano nei giardini pubblici. (Davide Boni, capodelegazione nella giunta regionale della Lombardia)
  • Gli islamici rompono il cazzo nelle scuole e vorrebbero privarci dei nostri simboli. (Mario Borghezio, europarlamentare)
  • I gommoni degli immigrati devono essere affondati a colpi di bazooka. (Giancarlo Gentilini, vice sindaco di Treviso)

    La Lega ha conquistato anche l'Andalusia?

Saviano visto da destra. Saviano, Maroni e il popolo dell’Amore.

mercoledì, novembre 17th, 2010

Bobo Maroni, che un destino cinico e baro ha indebitamente sottratto alle glorie dei piano bar del varesotto per pargli fare il Ministro degli Interni, minaccia querela contro Saviano e rivendica il diritto di replica. Forse per dire che al Nord va tutto bene, come ha fatto nel caso di Ruby, la “nipotina di Mubarak”.



Bobo Maroni

(Cfr. il video della trasmissione http://www.youtube.com/watch?v=4aCTqEg5Ygc).


Il simpatico Maroni vanta un singolare record : oltre a indossare delle cravatte improponibili, è l’unico ministro degli Interni ad avere azzannato il polpaccio di un poliziotto che qualche anno fa perquisiva la sede della Lega Nord e condannato per resistenza a pubblico ufficiale (si confrontino le cronache).

22 dic.2009. “Roberto Maroni? Sul fronte antimafia è uno dei migliori ministri dell’Interno di sempre“. Dichiarazioni di Roberto Saviano al settimanale “Panorama”, che proseguiva così : “Il centrosinistra ha responsabilità enormi nella collusione con le organizzazioni criminali: le due regioni con più comuni sciolti per mafia sono Campania e Calabria. E chi le ha amministrate negli ultimi 12 anni? Il centrosinistra“.

E concludeva “… le mafie non guardano a destra o a sinistra, ma soltanto al proprio interesse e all’avvicinabilità dei rappresentanti politici, a qualunque livello essi si trovino“. 15 nov.2010.

Roberto Maroni protesta scandalizzato con Saviano che – citando indagini della magistratura – ricordava che le mafie si sono insediate al Nord e “interloquiscono” anche con la Lega. Maroni e molti elettori di destra si sono stracciati le vesti, spesso senza nemmeno avere visto la trasmissione. Saviano non ha affermato che la Lega è collusa con le mafie, ma che le mafie cercano di interloquire con gli amministratori leghisti del ricco Nord. Dove stia lo scandalo di quanto affermato da Saviano non è dato sapere.

l successo della trasmissione di Fazio e Saviano in effetti produce allarme non solo nel governo, ma anche nella base del “partito dell’amore”. Ecco alcuni commenti dei lettori al sito WEB de Il Giornale, che consigliamo di consultare regolarmente a chi volesse toccare con mano i veri “valori” della destra leghista e berlusconiana. La lista dei valori recitata da Fini nella trasmissione di Fazio e Saviano forse andrebbe bene per un partito conservatore o liberale di tipo anglosassone. Ma qui siamo nella Vandea gallo-padana e la cultura è ben altra.

Molti commentatori si limitano ad espressioni offensive elementari :

#2 卢卡·布雷西亚尼 (230) il 16.11.10 alle ore 11:43 scrive “I terroni sono tutti uguali

#344 Paci Augusto (716) il 16.11.10 alle ore 19:48: “calunniatore in carica alla sinistra

#342 xbando (13) il 16.11.10 alle ore 19:46 : “Una meteora….Un masaniello

#237 Locatelli (86) -il 16.11.10 alle ore 18:06 scrive: ... un montato megalomane

#230 Giampaolo Ferrari (368) il 16.11.10 alle ore 17:59 scrive: “…un demente

#227 anbie (46) il 16.11.10 alle ore 17:57 scrive: “Portatore di malattie mediatiche”. Un vero e proprio virus letale. Un intellettualoide

#218 Pontil Ernesto (68) il 16.11.10 alle ore 17:50 scrive: “pagliaccio”

#176 Ennaz (269) il 16.11.10 alle ore 17:11 scrive: buffone!

#89 TRIDENTINA AVANTI (801) il 16.11.10 alle ore 15:11 si avventura in un neologismo: “…mafiocamoristkomunist

#151 semovente (782) il 16.11.10 alle ore 16:19 cita involontariamente Bettino Craxi, : “scrittore dei miei stivali

Un altro lettore, #87 roberto spoto (15) il 16.11.10 alle ore 15:07, fa perfidamente notare: Saviano è cattivo…e la cattiveria gli ha fatto cadere i capelli ! Il lettore lascia supporre che invece Berlusconi sia infinitamente buono, infatti i capelli gli sono miracolosamente ricresciuti.

Altri lettori invece mettono in dubbio il valore di Saviano, che ha “fatto i soldi” ed è ritenuto la pedina di un complotto antiberlusca dei “sinistrati”, se non addirittura uomo della camorra. E’ la sperimentata tecnica di delegittimazione personale, unita alla teoria del complotto comunista, secondo l’insegnamento dello statista di Arcore.

#355 parlassero tutti di meno (108) il 16.11.10 alle ore 20:35 scrive: “Saviano è un falso martire…tipo Travaglio. Sono anti-italiani, che tifano il male x dimostrare la loro grandezza e la loro superiorità morale”. #356 alberto51 (513) il 16.11.10 alle ore 20:37 scrive: “Soliloquio da sgomento e da persona con gravi squilibri neurologici in preda a convulsioni demenziali…

#351 gigi52 (66) il 16.11.10 alle ore 20:16 scrive: “Il guru Saviano sta rendendo un ottimo servizio alla mafia e ndrangheta…

#310 maiona (189) il 16.11.10 alle ore 19:00 scrive: .da morto di fame a miliardario….cattocomunista….sei l’uomo che sa tutto ..il nuovo messia.. dammi i numeri del superenalotto… .

#300 zorzi graziano (274) il 16.11.10 alle ore 18:56 scrive: ” La mafia dei TUOI conterranei è subdola !è come TE!!!!!! Siete la vergogna nostra nel mondo!!!!!! E vieni a fare il fighetto saputello ! Raccontando le malefatte dei TUOI conterranei ti arricchisci!!!!!!!!! Non è come portare le immondizie tossiche da Milano a Napoli quello che stai facendo testa scalza?????.Tu porti le notizie sporche che ha prodotto la TUA gente …….e ci s******i coinvolgendoci!!!! Vai a lavorareeeeeeeeeeeeee

#295 MAURI (402) il 16.11.10 alle ore 18:52 scrive: “Se Lei fosse quello che dice di essere, sarebbe già concime per più nobili fiori, anziché quello scrittore da strapazzo che è … quaquaraquà.”

284 graffias (571) il 16.11.10 alle ore 18:42 scrive: “Caro Signor Saviano …lei è rientrato nella solita velenosa schiera dell’intelighenzia sinistroide piatta e senza alcuna onestà intellettuale….”

#264 steacanessa (2105) il 16.11.10 alle ore 18:28 scrive: vietato dire che saviano ha lo sguardo torvo da camorrista.

#223 limick (184) il 16.11.10 alle ore 17:53 scrive: L’unico che si e’ arricchito con la Mafia e’ proprio Saviano… e il suo bersaglio e’ proprio la Lega.. per dare una mano concreta alla Mafia, un vero picciotto.. NORD LIBERO!

La Padania, quotidiano Lega Nord, giugno 1998

#204 cagliostro10 (448) il 16.11.10 alle ore 17:37 scrive: messo dov’è apposta dalla camorra visto i risultati che ha avuto lo stato nel combatterla…

#170 flordluna (2181) il 16.11.10 alle ore 17:07 scrive: Io non pago piu’ il canone, mi sono stancata degli arroganti presuntuosi e tarati mentali volutamente!

#168 isacco (130) il 16.11.10 alle ore 17:02 scrive: Insultando chi lavora per l’Italia con infamie menzoniere (sic) non fate altro che far risaltare la vostra disonestà morale e finanziaria.

#150 albi61 (16) il 16.11.10 alle ore 16:18 scrive: …un dilettante che ha scoperto come è redditizio prendere in giro gli Italiani…

#105 Rosieposie (206) il 16.11.10 alle ore 15:25 scrive: “per aver scritto un libro ti credi il nuovo profeta e non sai neanche di cosa straparli, vergognati e vieni a vedere come si fa il mazzo al nord chi vota Lega!!!!”

#98 gedeone@libero.it (387) il 16.11.10 alle ore 15:16 scrive: I sinistri con il cervello ripieno di segatura si sono gasati perchè la “loro” trasmissione (una delle tante) ha raggiunto 9 ml. di spettatori. … Ed allora sinistri sinistrati, se audience deve essere, suggerite al “vostro capostruttura” di trasmettere film porno che tra l’altro si addicono a molti di voi avvezzi a guardare dal buco della serratura.”

Roberto Saviano

Una gentile lettrice chiede con fermezza l’applicazione del Metodo Boffo a Saviano :#252 angelarossi (227) il 16.11.10 alle ore 18:22 scrive: “uno scrittore di infimo livello, un pallone gonfiato da Rifondazione Comunista, un ipocrita sostenuto e finanziato dai camorristi e dai mafiosi che finge di combattere rischiando la vita (ma quando mai!!). Facciamo un’indagine approfondita sul personaggio e vediamo cosa salta fuori?

#43 Aristide (91) il 16.11.10 alle ore 14:11 invece ironizza : Saviano è un eroe ed anche un ammortizzatore sociale: dà lavoro a squadre di uomini che gli garantiscono la sicurezza vigilando giorno e notte che nulla gli accada, naturalmente pagati dai cittadini. Avendo probabilmente esaurito la vena di scrittore, o comunque essendosi appannata, si dà allo spettacolo, sempre a spese dei cittadini. Nel frattempo è diventato milionario, ma quanti sacrifici e quante rinunce per il nostro eroe, costretto a dire castronerie pur di aumentare lo share.

Gli fa eco #155 honhil (455) il 16.11.10 alle ore 16:21, affermando che “Saviano è una specie di salamandra. Non ha nemici. L’anfibio ne è privo «perché se un qualsiasi predatore lo prende in bocca, dalle “macchie gialle” esce una specie di liquido urticante che fa mollare la presa»… Un Totem a cui nessun cagnolino o cagnone oserà mai avvicinarsi per innaffiarlo con la sua pipì.”

Un lettore invoca l’intervento di Napolitano, adducendo addirittura motivi di “sicurezza nazionale”: #138 ruggi (692) il 16.11.10 alle ore 16:07 scrive: … Saviano appare una macchietta da protagonismo che ricorda il napoletano avvocato paglietta. Queste tramissioni provocatorie hanno del delinquenziale e provocano odio e potrebbero avere risvolti imprevedibili. Il Presidente Giorgio Napolitano le fermi, per motivi di ordine pubblico e di sicurezza nazionale prima che sia troppo tardi.

C’è poi chi propone di togliergli la scorta (dimenticandosi che anche Emilio Fede, Belpietro e la Pivetti ce l’hanno da anni, e che imponenti scorte sono utilizzate per accompagnare miriadi di ragazze alle feste del premier) e chi lo vuole morto .

260 marcopagliarino (447) il 16.11.10 alle ore 18:27 scrive: “... caro Maroni gli faccia togliere la protezione dopotutto non sembra che ne abbia piu’ bisogno che se la faccia dare da chi gli permette di andare in onda e’ ora che oscenita’ del genere finiscano e se la mafia/camorra o chiunque lo vuole morto si accomodino nessuno piangerà di sicuro

#235 eras (443) il 16.11.10 alle ore 18:04 scrive: “La scorta ce l’ avrà per difendersi da chi gli vuol lanciare pomodori e uova marce”

#119 brunello.faraldi (63)il 16.11.10 alle ore 15:47 scrive: “… ringrazia questo governo che ti mantiene la scorta. Fosse per me ti manderei a spasso con quel frate camuffato di fazio a vedere cosa succede. Probabilmente niente perchè il tuo libro sono tutte balle raccontate da tua nonna.

#282 lamwolf (69) il 16.11.10 alle ore 18:41 scrive“ … con un libro ha ottenuto i privilegi di scorte e auto blindate, pagate dai contribuenti 24 ore su 24 da anni scorazza su e giù per l’Italia alla faccia nostra. … Saviano, nessuno ti ha ordinato di scrivere e fare la guerra alla mafia basta privilegi, via scorte e auto blindate se ci tiene alla tua pelle la vigilanza e le scorte te le paghi privatamente oppure ti chiudi in un fortino blindato per il resto della tua vita.”

Concludiamo l’ edificante rassegna con il commento sarcastico di #51 MrPulp (27), che il 16.11.10 alle ore 14:36 scrive: “Che noia Fazio e Saviano. Gli Avion Travel poi.. veramente pessimi. Per non parlare di De Andrè e Ligabue. Addirittura ho visto definire “comici” Albanese e Rossi.. ma io dico lo guardate Colorado Cafè? Quello si che fa ridere. Infine come non definire tv di serie B la ex compagna di Welby che ha deciso di leggere gli ultimi pensieri di colui che ha amato per 40 anni. O la testimonianza del padre di Eluana Englaro.. molto meglio Maria De Filippi. Per fortuna che io ieri sera tutta questa roba non l’ho nemmeno vista e mi sono guardato il Grande Fratello!! Vai Alessia che il prossimo lunedì faremo uno share migliore di loro.”

Ma si tratta probabilmente di un isolato lettore infiltrato tra le schiere dei berluscones e dei leghisti d’assalto.

La saga degli insulti e la sindrome degli ex. Gianfranco Fini visto da destra

mercoledì, novembre 10th, 2010

E’ durata quasi venti anni. La storia d’amore tra Fini e Berlusconi. Adesso, come tra due bravi ex, volano gli stracci. Fini, scordandosi di avere concesso a Berlusconi di tutto e di più, compresa la quarantina delle leggi ad personam di questi anni, si accorge improvvisamente che il suo vecchio alleato è un autocrate populista che fa solo i propri interessi e ci sputtana in giro per il mondo. Berlusconi invece ha scatenato i suoi nella caccia al “traditore” per sancirne la definitiva damnatio memoriae presso la sua base elettorale.

Silvio ha sdoganato, recuperato dalla marginalità politica, portato al Governo e reso protagonista Fini. Fini, l’ingrato, adesso lo pugnala alle spalle”. Questo sembra essere il sentimento prevalente che aleggia oggi tra molti elettori del Partito dell’Amore, almeno a giudicare dai commenti che appaiono sui sito Web de Il Giornale e di Libero.

Questi due quotidiani hanno cercato di massacrare Fini, definendolo traditore del patto elettorale con il PdL, e truffatore, con la vicenda dell’appartamentino di Montecarlo. I berluscones hanno risposto bene alla campagna denigratoria condotta dai due giornali, insieme ad una parte degli antichi simpatizzanti di AN. Questi ultimi sobillati anche da alcuni degli ex-colonnelli di AN, ormai arruolati full-time nelle truppe cammellate del Signore di Arcore.

In particolare Feltri e Belpietro hanno insistito sul “tradimento” di Fini e sulla mancanza di autorevolezza del Presidente della Camera nell’invocare rigore e moralità, cercando di accreditare la tesi del “così fan tutti”. Questi occhiuti giornalisti si stracciano le vesti per la pagliuzza monegasca nell’occhio di Fini, mentre giustificano da sempre la foresta di sequoia che alberga nel bulbo oculare del loro Leader Supremo.

Seguitissime penne de Il Giornale, come Marcello Veneziani e Vittorio Sgarbi, in alcuni editoriali hanno cercato di demolire Fini anche sul piano personale. Veneziani, che da sempre studia da intellettuale di destra, dà sfoggio di una discreta abilità retorica, parlando di etica: “Fini non ha diritto di rubare i sogni di un ragazzo, di un vecchio, di un combattente … se un uomo è disposto a svendere casa, o non vale niente la casa o non vale niente lui. E la casa valeva.” . (Vedi un nostro precedente post al riguardo:  VENEZIANI contro FINI ).  In un editoriale più recente e molto meno riuscito, Veneziani invece definisce Fini “ l’Umbria di se stesso” e parla di “un Fini inacidito (che) compie lo storico strappo di Perugia, terra del suo precursore Gaucci.”. Quando si dice la classe! Ecco uno scadente Veneziani, più acido del solito, gettare fango sulla vita privata di un politico antiberlusca, come un qualsiasi giornalista di destra.

Sgarbi in un suo editoriale invece la butta sulla supposta dipendenza di Fini dalla Tulliani, di cui sarebbe “troppo innamorato”. “Da questa vicenda Gianfranco esce come un ingenuo, inadeguato a misurarsi con le realtà complesse e difficili della politica” e tra le righe – da vero signore qual è – lascia intravedere che dalla Tulliani ci sarebbe passato prima lui. Il sedicente critico d’arte (che dice di frequentare anche “50 donne a settimana”) rivende se stesso e Berlusconi come persone capaci e non ingenue, dato che non si fanno “occupare dalle donne”, ma si fanno “visitare come un museo”. (Un precedente post tratta dell’editoriale in cui Sgarbi cerca di fare “barba e capelli” a Fini. Vedi SGARBI contro FINI ). Sgarbi qui trascura il fatto che al museo di solito si paga il biglietto. Al contrario nel caso di Berlusconi – se i fatti fossero confermati, ma io non ci credo (come direbbe Benigni, con ironia, e la Carfagna, senza) – sembrerebbe che sia il museo a pagare un costoso biglietto alle belle visitanti.

Tanto per vedere gli umori del Partito dell’Amore, facciamo una panoramica delle definizioni date a Fini e ai suoi da molti lettori de Il Giornale e di Libero.

Da Il Giornale

#32 arnaldo40 (21) il 08.11.10 alle ore 9:41 : fetente

#31 Angelo Mezzadri (31) il 08.11.10 alle ore 9:40 : squallido personaggio, borioso ed ambizioso, falso moralista … circondato da parassiti

#29 EZIA MORANDI (140) il 08.11.10 alle ore 9:39 : vomitevole

#28 drazen (129) il 08.11.10 alle ore 9:39 : traditore globale, a tutto campo! … con una ingratitudine cinica; …inaffidabile

il 08.11.10 alle ore 9:17 : saltafossi … con l’appoggio dei più modesti tirapiedi della ex Alleanza Nazionale … in preda alla più smodata ambizione… ottuso ex squadrista…

#14 vincenzo (103) il 08.11.10 alle ore 8:57 : il politico più vile e deleterio dall’Unità d’Italia in poi… (insieme a una) masnada di inqualificabili figuri …

#9 fdelongis (117) il 08.11.10 alle ore 8:49: manovratore occulto e “massone” della magistratura politicizzata e del meridionalismo piu’ becero condito da un pagano narcisismo …

#8 lagoditovel (42) il 08.11.10 alle ore 8:49 : Finulliani … un mezzo uomo … uomo senza vergogna e senza pudore!!

#5 maryforever (8) il 08.11.10 alle ore 8:43 : benzinaio (!)

#4 egi (670) – il 08.11.10 alle ore 8:40 : faccia di bronzo … fascista delfino di Almirante

#2 aldo berimballi (100) il 08.11.10 alle ore 8:37 Traditore Vigliacco

#1 partenopeo78 (25) il 08.11.10 alle ore 8:36 : impostore

#33 beppazzo (132) il 08.11.10 alle ore 19:34 : loffa

#21 frado (10) il 08.11.10 alle ore 18:04 : truffatore.

#58 mellera tiziano (19) il 08.11.10 alle ore 18:40 : Voltagabbana col Bostik al C…; al soldo dei poteri occulti

#57 viento (551) il 08.11.10 alle ore 18:39 : finavil (fini + vinavil)

#46 herbavoliox (76) il 08.11.10 alle ore 18:26 : disertore mangia, mangia lui, mangia la galluccia, mangia la suocera, mangia il cognato. fa solo pena

#4 mpwpir (2) il 08.11.10 alle ore 16:06 : losco individuo – probabilmente vendutosi, per un piatto di lenticchie, agli esperti ribaltonisti

#21 Dario40 (4196) il 09.11.10 alle ore 17:21 : senza un minimo di dignità

#15 fossog (564) il 09.11.10 alle ore 15:30 : inutile burocrate

#12 angelo (200) il 09.11.10 alle ore 14:39 : finto leader al guinzaglio di chissà

#45 giottin (1348) 09.11.10 alle ore 19:30 : farabutto.

#40 gstrazz46 (249) il 09.11.10 alle ore 19:02 : voltagabbana

#38 vittorio pierbon (62) l 09.11.10 alle ore 18:59 : capo di un partito finto che occupa una carica istituzionale vera

#29 salva55 (12)il 09.11.10 alle ore 18:06 : fini e compagni di merende sono disonesti immorali e traditori … gentaglia!!!!

#27 b.bruno (3132) il 09.11.10 alle ore 17:59 : biscia

#19 Michele Calò (366)il 25.09.10 alle ore 9:37 : “Gli imbecilli sinistri, dipietristi, finioti non possono capire, nel loro deserto interiore, nella loro pezzenteria di sentimenti, quello che proviamo noi …

#39 emigrasso (243) il 25.09.10 alle ore 10:09 : “uomini come Fini, traditori, profittatori e vigliacchi, non meritano che di rappresentare quelli della sua razza…

da Libero News

Postato da budm69 | 09/11/2010 alle 20.08 : meschino

17 | Postato da betadue | 09/11/2010 alle 10.52 : faccia di bronzo

2 | Postato da Bachis Figus | 09/11/2010 alle 17.15 : lustrascarpe;

8 | Postato da angelomichele | 09/11/2010 alle 10.52 : una vergogna mondiale,

11 | Postato da sarafra | 09/11/2010 alle 09.42 : ceffo roso dall’invidia e dall’inclinazione a primeggiare

12 | Postato da ghigabiagioni | 09/11/2010 alle 09.24 : truffatore

13 | Postato da sarafra | 09/11/2010 alle 09.21 : pregiudicato! Parli bene e razzoli male.“… camaleonte confuso.

18 | Postato da minimo | 08/11/2010 alle 21.29 : Fli, (Faida Lenta Ignominale) … non ha nessun abito mentale che ci faccia pensare alla sua legalità… non ha il senso del dovere..non ha rispetto delle istituzioni… non ha il senso dello stato…F(Faida) L(lenta) I(Ingiuriosa)

25 | Postato da emilioq | 08/11/2010 alle 19.58 : questo figuro merita l’Oscar della faccia tosta!

31 | Postato da martello carlo | 08/11/2010 alle 19.24 : quell’iscariota di G.F.Tulliani … untuosa nomenklatura …. Il lettore poi fa un’inaspettata minaccia : P.le Loreto.

36 | Postato da salvato27 | 08/11/2010 alle 17.52 : Futuro senza libertà, e un partito di traditori! Bocchino fa onore al nome, con la lingua piú lunga dei suoi compagni lecconi.


Chiudiamo la passerella delle espressioni caritatevoli del Partito dell’Amore, nonché Popolo delle Libertà (di insultare, probabilmente), con il PdL di Mestre che sul proprio sito WEB chiosa : Gianfry “sotto il vestito niente” … un mediocre e spregiudicato personaggio, abile a dire le più infime ovvietà e banalità. … il primo, vero fasciocomunista d’Italia. Non siamo alla creatività di quei lettori de Il Giornale che definiscono Fini un “voltagabbana col Bostik” o “un camaleonte confuso” : ma da quadri PdL formatisi alla scuola di partito dei Brunetta e co. non si può pretendere di più.

Come disse Berlusconi, nel suo primo messaggio del 1994 in cui annunciava che sarebbe sceso in campo : “Questa è l’Italia che amo!”. E questi sono gli italiani che lo sostengono.

La pancia di Severgnini e la dissonanza cognitiva.

martedì, novembre 2nd, 2010

I – I fattori di Severgnini alla prova del bunga bunga.

Nei giorni del bunga bunga, il giornalista del Corriere, Beppe Severgnini, cerca di spiegare ai posteri il fenomeno Berlusconi e pubblica da Rizzoli “La Pancia degli Italiani”. Berlusconi invece tenta di spiegare ai contemporanei quanto sia buono lui, dichiarando che lui aiuta sempre le Ruby in difficoltà e che “è meglio amare le donne che essere gay”. E minaccia di inondarci di dèpliant (pieghevoli, in italiano), in cui si magnificano le sorti magnifiche et progressive del suo governo. Anche nel suo entourage preferisce i pieghevoli, come Bondi, Capezzone, Fede, Minzolini, che dicono sempre di sì e creano pochi problemi.

Com’è noto Berlusconi ha alimentato ormai un vero e proprio genere letterario, che è quello dell’analisi del berlusconismo. Gli oppositori di sinistra e di destra si sono sempre chiesti : ma com’è possibile che molti italiani siano così ingenui da credere ancora a questo venditore di fumo?. I suoi sostenitori invece si domandano increduli : ma come fanno quegli invidiosi dei sinistrati e dei finioti a non rendersi conto che Berlusconi è l’uomo del fare, l’unico che può rendere l’Italia un paese più moderno? Qualcuno potrebbe obbiettare che B. è soprattutto l’uomo del dire e del baciare. Uomo delle lettere, sicuramente no; del testamento, forse.

Beppe Severgnini

Beppe Severgnini

II – Cosa ha trovato Severgnini dentro la pancia italica?

Rovistando dentro il nostro apparato gastrointestinale, Severgnini ricostruisce una sorta di decalogo sui fattori di successo del Berlusconismo. Cerchiamo di sintetizzarli (tra virgolette e in corsivo le citazioni) :

1) Fattore umano
Berlusconi, in fondo, è uno di noi. E’ “pate e’ figlie”, ma donnaiolo, devoto ma non troppo, tifoso di calcio, intollerante delle regole che devono valere solo per gli altri, narcisista. Il conflitto d’interesse? Gli italiani ne sono pieni. I guai giudiziari? Colpa dei magistrati di sinistra.

2) Fattore divino
gif-palpatinelightninganiB. sa che gli italiani si dichiarano cattolici, anche se non praticanti, e violano allegramente la maggior parte dei comandamenti. La coerenza tra dichiarazioni e comportamenti non è una qualità italiana e quasi nessuno la chiede ai nostri politici. “In Vaticano si accontentano di una legislazione favorevole, e non si preoccupano dei cattivi esempi”. Esenzioni ICI, 8 per mille, finanziamenti alle chiese cattoliche, placet dei vescovi agli insegnanti di religione pagati dallo stato? Ok. Bigamia, ricorso a prostitute, festini, bestemmie? Bisogna contestualizzare, come dice monsignor Fisichella. Tanto poi c’è la confessione e si va in Paradiso lo stesso.

3) Fattore Robinson
Robinson, nel senso di Crusoe. B. ha sfruttato l’individualismo italico come fattore culturale. Nella vulgata popolare, B. si è fatto da sé, è insofferente verso le regole, non ha fiducia in tutto ciò che è pubblico. Quindi per i suoi fan è un ganzo e quelli che lo criticano sono solo invidiosi.

4) Fattore Truman
Truman, nel senso del film di Peter Weir, “Il Truman Show”. Cinque milioni è il numero di italiani – di ogni opinione politica – che compra i quotidiani di informazione, entra in libreria, seguono telegiornali non embedded come Sky Tg24 e Tg La7, guardano programmi TV d’approfondimento. Severgnini sospetta che siano sempre gli stessi, una minoranza che non può determinare però i risultati delle elezioni politiche. Invece “la televisione – tutta, non solo i notiziari – resta fondamentale per i personaggi che crea, per i messaggi che lancia, per le suggestioni che lascia, per le cose che dice e soprattutto per quelle che tace. E chi possiede la Tv privata e controlla la Tv pubblica, in Italia?”.

5) Fattore Hoovergif-anatomia-universita
La Hoover, produttrice d’aspirapolveri. Deve il suo successo soprattutto ai suoi rappresentanti, venditori implacabili della propria merce. Come Berlusconi : “B. possiede una capacità di seduzione commerciale che … ha applicato alla politica. …il messaggio dev’essere semplice, gradevole e rassicurante. La convinzione che la ripetitività paga… (e) che l’aspetto esteriore … resta fondamentale (tra una bella figura e un buon comportamento, in Italia non c’è partita).”

6) Fattore Zelig
Il desiderio di essere gradito ha insegnato a B. tecniche degne di Zelig, camaleontico protagonista del film di Woody Allen. Padre di famiglia coi figli (e le due mogli, finché è durata). Donnaiolo con le donne. Giovane tra i giovani … Lavoratore tra gli operai. Imprenditore tra gli imprenditori. Tifoso tra i tifosi. … Lombardo tra i lombardi. Italiano tra i meridionali. Napoletano tra i napoletani … Andasse a una partita di basket, potrebbe uscirne più alto”.

7) Fattore harem
Noemi Letizia, la D’Addario, Ruby, veline e soubrette fatte eleggere in Parlamento e nelle assemblee regionali, le feste a Villa Certosa e a Palazzo Grazioli? “B. dapprima ha negato, poi ha abbozzato («Sono fedele? Frequentemente»), alla fine ha accettato la reputazione («Non sono un santo»)”. B. fa ciò che molti italiani, principalmente i suoi fan, invidiosi, sognano.

8) Fattore Medici
B. è come i Medici, sta cercando di fondare una Signoria : gli italiani sanno bene che B. cura i propri interessi e quelli della sua famiglia, ma sperano di ricavarne qualcosa mendicando le briciole che cadono dalla sua tavola. I signori rinascimentali facevano i mecenati di pittori e scultori; B. invece spende fortune in mausolei, ville oltraggiose e giovani signorine, che talora colloca in Parlamento o nelle Assemblee elettive locali.

9) Fattore T.I.N.A.
T.I.N.A., There Is No Alternative. L’acronimo, coniato da Margaret Thatcher, spiega la scelta di molti elettori del Partito dell’Amore. L’alternativa di centrosinistra s’è rivelata poco appetitosa: “Il doppio, sospetto e simmetrico fallimento di Romano Prodi – eletto nel 1996 e 2006, silurato nel 1998 e 2008 – ha un suo garbo estetico, ma si è rivelato un’eredità pesante.”

Inoltre “il centrodestra unito rassicura, almeno quanto il centrosinistra diviso irrita”. Così Gianfranco Fini, non appena ha osato manifestare autonomia e dissenso dal Leader Supremo, viene fatto oggetto di ferocissime critiche e insulti.

10) Fattore Palio
Avete presente i tifosi della Lazio che preferiscono perdere con l’Inter pur di evitare lo scudetto alla Roma? Lo stesso succede nel Palio di Siena : l’importante è non far vincere la contrada rivale. Quindi meglio Berlusconi, con tutti i suoi difetti, pur di non far vincere i “sinistri”.

III – La curva sud dei fan di B.

Dentro la nostra pancia, la peristalsi muove, rimescola e trasforma tutti questi fattori. Il prodotto finale della digestione,“la deiezione culturale”, dovrebbe essere il sostegno incondizionato a tutto ciò che fa e dice il Leader Supremo. In effetti, nell’analisi di Severgnini, il “fattore Palio” sembrerebbe l’unico che potrebbe spiegare l’esistenza di un’opposizione politica e culturale al berlusconismo: solo chi è nato in un’altra contrada – di centro sinistra – svilupperebbe una reazione immunitaria nei confronti degli altri nove fattori. Chi è nato invece nella contrada “giusta” non si salverebbe dal fascino di B.

Si potrebbero così spiegare non solo i comportamenti elettorali, ma anche le posizioni di molti elettori del Partito dell’Amore che agli oppositori appaiono incomprensibili e illogici. Facciamo l’esempio del recente caso Ruby, in cui il premier si è adoperato per far rilasciare una sua amichetta minorenne arrestata per furto, fatta passare per nipote del presidente egiziano Mubarak. Un osservatore liberale “indipendente” si aspetterebbe che tutti gli italiani in blocco condannassero l’abuso (per ora presunto) del proprio ruolo istituzionale da parte del Presidente del Consiglio. Invece i suoi fan commentano così sul sito WEB de Il Giornale :

berlusconi-con-veline

#7 carlodavoli (1) il 02.11.10 alle ore 9:04 scrive: Siamo sempre alle solite: i soliti potentati della sinistra che vogliono prendere il potere senza fare la fatica di vincere le elezioni, senza il voto degli italiani. La solita invidia, gelosia nei confronti di un governo che per la prima volta in Italia si muove nella giusta direzione ed attua delle vere riforme ad unico vantaggio dei cittadini. Le tentano tutte , senza alcuno scrupolo, per denigrare l’opera di Silvio: Silvio e’ uno di noi, uno di noi cittadini onesti. Grazie Silvio e non mollare mai!!! I bravi cittadini sono con te!

#4 Tommaso Berretta (343) il 02.11.10 alle ore 8:40 commenta: Un gran parlare per le feste di Arcore! Vorrei chiedere: ma per le feste ed i festini di Marrazzo e compagni questa sinistra come si è comportata? Almeno ad Arcore la compagnia era femminile….”gif-ragazza-che-cammina-sexy

#12 giampietro (390) il 02.11.10 alle ore 9:12 scrive: Campagna acquisti, in attesa e per contrastare la riforma della magistratura, cercasi Escort, venditrici di droga e gole profonde disponibili a demolire il governo, Togliatti era in procinto di vendere l’Italia al regime Sovietico, a queste azioni meschine si prestano pure certi togati, ora di sicuro esce la notizia che Berlusconi nasconde Matteo Messina Denaro, ma siamo seri una volta per tutte meno pagliacciate e poi dicono più fiducia nella magistratura.

#24 oliveto (75) il 02.11.10 alle ore 9:38 propone una singolare versione evangelica, in cui il fatto in questione semplicemente scompare: Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi”… per sete di potere. Questo riferimento del VANGELO, secondo MATTEO, calza bene sul Popolo della Libertà e in particolare su Silvio Berlusconi. E ancora “Rallegratevi ed esultate perché grande e la vostra ricompensa”… quando il popolo sarà chiamato a giudicare, tramite il voto. Con molta umiltà consiglierei ai falsi santi e agli apprendisti stregoni (COLORO CHE PONTIFICANO OGNI GIORNO: i professionisti della politica) di leggere e studiare i vangeli, almeno per affrontare con un po’ (sic) di dignità il breve percorso di vita terrena, prima di avviarsi sulla strada più lunga dell’altro mondo… AMEN”

#21 meverix (468) il 02.11.10 alle ore 9:36 insinua: “Domanda. Perchè certe procure, anzichè indagare sui malavitosi e mafiosi in generale, perdono tempo con queste stupidaggini? Perchè, poi, indagano con chi va a donne e non con chi va a trans o si fa dare in quel posto?

#31 gabriellatrasmondi (55) il 02.11.10 alle ore 9:57, scrive “il Governo è fermo…..il Governo non fa niente….. Berlusconi pensa solo agli affari suoi…. E sapete perché? perché giudici, magistrati, opposizione pensano o cercano di pensare solo a Berlusconi. lo tengono al palo (sperano) per farlo fuori. E poi facciamo brutta figura nel mondo a causa di Berlusconi!!! E’ una comica!

#35 wtrading (158) il 02.11.10 alle ore 10:04 cerca di fare del sarcasmo da destra: “Riflessione : A Sinistra Non Scopano, Sono Illibati, Non Vanno A Festini, Non Bevono, Non Fumano, Non Riescono A Godere, Non Amano Le Donne…,(ma Amano I Trans). Sono Tutti Vergini… La Droga Non Sanno Nemmeno Cosa Sia. E Dove La Trovate Una Opposizione Politica Siffatta? In Italia. Ovviamente. Dove I Magistrati, I Giornalisti Che Li Sostengono E I Politici Che Sostengono I Magistrati E I Giornalisti Sono Di Una Trasparenza Abbagliante. Andranno Certamente In Paradiso! Per Adesso Sperano Di Andare Al Governo. Ma Di Cubiste, Di Droga,di Case Rubate, Di Favori In Rai, Mai Sentito Parlare! Sono La Purezza In Persona Loro. Meritano Senz’altro Una Riconoscenza Elevata. Ma A Questo Ci Pensera’ Napolitano, Il Nostro “silenzioso” Presidente, Che Prima O Poi Li Fara’ Governare. Per Cui Saremmo Additati Come Il Governo Dei Puri E Delle Vergini. Evviva. Amen”

#41 angel42 (51) il 02.11.10 alle ore 10:39 scrive: silvio se ti va fai fin che puoi. beato te. i pm..forse.. non possono piu. e allora è tutta invidia… non è che vogliono esser invitati pure loro, maschi e femmine? sei tutti noi. che li mandino ai lavori forzati!!!!”

Nei precedenti commenti dei lettori de Il Giornale, il fatto di cui si dovrebbe parlare – ovvero il presunto abuso del ruolo istituzionale da parte del Presidente del Consiglio che interviene in questura, ed è sospettato di andare a letto con minorenni, il che costituisce un reato – semplicemente scompare. Singolare che molti fan di B. esaltino la virilità del leader, contrapponendola alla “gaiezza” di Vendola o dei Marrazzo. Il presunto abuso di potere viene così nascosto sotto il tappeto di un collaudato repertorio paranoideo, à la Cornacchione, cui i fan di B. si aggrappano da anni con le unghie e con i denti : anche in questo caso si tratterebbe di invidia, gelosia, inettitutidine dei “sinistri”, gossip, complotto dei magistrati e dei poteri forti contro il povero B.

IV – La tecnica del venditore di successo e la dissonanza cognitiva

I fattori che Severgnini ha trovato nella pancia degli italiani non spiegano tutto: ci vuole un enzima che ne favorisca il “corretto” metabolismo.Cioè rafforzando stereotipi e modelli culturali propri del berlusconismo. Secondo l’autore di questo post, questo enzima è ciò che Leon Festinger definiva la “dissonanza cognitiva”. Ma andiamo con ordine.

Le dichiarazioni apparentemente estemporanee e bislacche del nostro Leader Supremo sembrano ormai destinate a divenire mater­ia di civile e divertita conversazione, dato che ormai non ci si scandalizza più; i suoi fan invece appaiono completamente im­permeabili a qualsiasi critica, come segnalava Umberto Eco in un suo articolo su “La Repubblica” del 29 settembre 2003.

Eco faceva l’esempio del venditore di automobili che, di fronte ad un trentenne dall’aspetto sportivo, inizialmente cerche­rà di esaltare gli aspetti tecnologici e le prestazioni di un’auto concepita per una guida sportiva. Non appena capito che il clien­te ha dei figli piccoli e una suocera da portare in giro, costui pas­serà a magnificare la capienza del bagagliaio, la sicurezza e i consumi contenuti della stessa auto.

In effetti pochissimi clienti e elettori si accorgono della mancanza di coerenza del venditore o del politico di turno, per­ché la maggior parte focalizza l’attenzione solo sull’argomento che lo col­pisce di più, dimenticando gli altri. L’importante, per chi vende una macchina o un partito politico, è usare molti argo­menti an­che contraddittori. Lo slogan “vi abbasso le tasse e vi alzo le pensioni” alle orecchie del negoziante e dell’artigiano sarà un irresistibile canto delle sirene per l’accenno alla riduzio­ne del­le tasse; la promessa di una pensione più alta otterrà il con­senso entusiasta del pensionato sociale. Ma l’incompatibilità tra le due proposte (con meno tasse, vista la situazione del nostro debito pubblico, non si possono aumentare le pensioni e viceversa) non allarmerà né il bottegaio, né il pensionato. Analogamente, come si possa sconfiggere il cancro in tre anni (così ha dichiarato il Nostro prima delle elezioni del 2010), riducendo drasticamente la spesa sanitaria, non è dato sapere. Ma molti anziani con seri problemi di salute saranno assai sensibili a questo argomento.

Un messaggio contraddittorio in realtà può permettere di carpire la fiducia di categorie sociali assai diverse ed è questo a cui si ricorre assai spesso. Se poi si ha a disposizione una poten­za di fuoco mediatica che non ha uguali nel mondo occidentale, il gioco diventa facile.

V – La dissonanza cognitiva. Chi era costei?

La dissonanza cognitiva è un concetto introdotto da Leon Festinger nel 1957 in psicologia sociale. Un individuo quando riceve un’informazione che confermi il proprio sistema di valori e la propria visione del mondo si troverà in una situazione tranquilizzante, ovvero di “consonanza cognitiva” (“lo dicevo, io!”). Invece quando la nuova informazione minacci di smantellare parte della propria visione del mondo o della percezione di sè, si avrà una “dissonanza”.  L’individuo allora tenderà a minimizzare questa dissonanza, per diminuire il proprio disagio.

Per ridurre la dissonanza si può cambiare il proprio comportamento o le proprie preferenze; oppure rifiutare le informazioni “dissonanti”. E’ più facile accettare solo quelle informazioni che fanno più comodo. Cambiare il proprio comportamento è difficile e mette ansia.

Avete presente Esopo e la favola della volpe e dell’uva? Non potendo arrivare all’uva, la volpe – per minimizzare la dissonanza cognitiva e a mettersi il cuore in pace metterà in funzione un meccanismo psicologico che la porterà a concludere che l’uva era acerba.gif-volpe

La minimizzazione della dissonanza cognitiva porta così molte persone ad “una cecità localizzata”: per esempio, spesso il coniuge tradito è l’ultimo ad accorgersi dei comportamenti dell’altro coniuge, dato che riconoscere la realtà del tradimento sarebbe troppo penoso. Il coniuge tradito tenderà sovente a fornire a se stesso giustificazioni e interpretazioni “consonanti”, giungendo perfino a negare l’evidenza del tradimento. Di questa cecità localizzata deve essere stato vittima anche l’On. Lupi, del PdL, che a Ballarò del 2 novembre – arrampicandosi sugli specchi – negava con forza che ci fossero mai stati festini ad Arcore.

La mente degli esseri umani normali funziona all’opposto di quella dei buoni scienziati, che se sono tali non cercano conferme alle proprie teorie ma, al contrario, cercano di confutarle per vedere se reggono l’urto dei fatti” (p. 6). A volte … risulta più comodo mantenere il proprio punto di vista. Del resto credere è uno dei nostri più consolidati automatismi e ci risparmia la fatica di ricercare le informazioni più obiettive”. (Paolo Legrenzi, Credere, 2008)

In soldoni : ognuno di noi ha una propria visione del mondo e che tende a comunica­re in mille modi agli altri. Per non vederla andare in frantumi e fare la figura del pirla di fronte a se stesso e al prossimo, l’individuo tende a prendere per buone e inca­merare prevalentemente, se non unicamente, quelle informazioni che rafforzano le sue opi­nioni. Al contrario, tende a eli­minare o mi­nimizzare quelle che gliele confutano. Così i lettori di destra leggono  Il Giornale, e quelli di sinistra “La Repubblica”.

Si tratta di un processo che serve a risparmiare all’indivi­duo un faticoso e angoscioso lavoro di ricostruzione della pro­pria identità. Confermando che gli umani, nel quotidiano, sono es­seri “a razionalità molto limitata”, come san­no bene gli esperti di marketing, i preti e i venditori di aspirapolveri.

Ed anche il nostro beneamato Leader Supremo che, se dichiara di aver aiutato Ruby solo per solidarietà umana, è strasicuro che i suoi fan gli crederanno. Il fatto che B. sia intervenuto in questura per aiutare una sua amichetta minorenne straniera accusata di furto, facendola passare per nipote di un capo di stato straniero, viene semplicemente rimosso dai fan del Partito dell’Amore. Si vedano i commenti eloquenti di molti lettori gif-darth-vater-dancingal sito WEB de Il Giornale.

Credere, obbedire, combattere sono ancora una volta le parole d’ordine, che danno sicurezza e impediscono di porsi domande scomode, a cui si aggrappano molti elettori di destra. Pronti a mettersi di nuovo al servizio del Lato Oscuro della Forza.

Come disse Indro Montanelli qualche anno fa : “Strano paese il nostro. Colpisce i venditori di sigarette, ma premia i venditori di fumo”.